La documentazione è una strategia di pensiero volta a rendere visibili i processi di apprendimento soggettivi e di gruppo dei bambini e degli adulti. Attraverso strumenti di pensiero (ipotesi conoscitive), strumenti di lavoro (varie forme di annotazioni) e raccolta di reperti documentali (foto, video, pannelli, pubblicazioni…), la documentazione svolge una molteplice funzione: conoscitiva e comunicativa.
Conoscitiva perché l’osservazione sinergica e complementare alla documentazione, sostiene avanzamenti nei processi di co-costruzione attraverso riletture delle esperienze, formulazioni di ipotesi, rilanci di indagini e attraversando più linguaggi possibili. Le costanti verifiche consentono monitoraggio e meta-riflessioni sia del gruppo di lavoro che del bambino stesso.
La documentazione è anche comunicativa perché attraverso pannelli, pubblicazioni, presentazioni…rende espliciti i significati delle esperienze educative vissute, definisce la qualità delle relazioni e l’identità del servizio sia all’interno del nido o scuola, sia verso l’esterno, con il territorio, la società e nel dialogo con plurimi interlocutori contribuisce alla costruzione della cultura dell’infanzia e dell’educazione.
In ambito pedagogico-didattico la progettazione si configura come un processo di ricerca e conoscenza dell’esperienza educativa su cui si sono inizialmente costruite ipotesi di significato e condizioni di sviluppo degli intenti educativi, della quale occorre continuamente ricercare il senso ponendosi in modo interrogante e problematico, cioè coltivando l’osservazione in primo luogo come un atteggiamento e un dispositivo mentale. (A. Gariboldi)
La progettazione e la documentazione sono tratti distintivi del nostro approccio: la progettazione intesa come strumento dinamico e in divenire, rende possibile l’ascolto democratico e si avvale della documentazione per rendere visibili i processi di apprendimento del gruppo che, insieme ad un atteggiamento progettuale valorizza interessi e ricerche delle bambine e dei bambini, rilanciandone gli approfondimenti in uno scambio continuo.
Conoscere profondamente i luoghi del proprio territorio contribuisce a creare occasioni per esercitare forme di cittadinanza attiva, insieme alle famiglie, che condividono questo progetto attraverso giornate aperte in golena, e altri eventi. Le esperienze effettuate fuori dialogano costantemente con l’interno della scuola, in cui si propongono contesti per la rielaborazione, la riflessione e lo sviluppo di idee, ipotesi, teorie attraverso linguaggi espressivi molteplici.
La golena si configura anche come luogo fortemente progettuale, capace di offrire domande generative sempre nuove, stimoli alle ricerche e ai percorsi progettuali dei gruppi, resi visibili attraverso svariate forme documentative e pubblicazioni.
Il nido e la scuola dell’infanzia sono parte di una comunità con cui creare relazioni, dialoghi e collaborazioni con il territorio, in cui la partecipazione attiva delle famiglie nel prendere parte al progetto educativo è intesa come una risorsa e valore fondante l’identità dei servizi.