Nel nostro approccio pedagogico, la documentazione viene considerata come uno dei valori di riferimento più importanti e ha un ruolo cruciale nel rendere visibili gli apprendimenti e i saperi di bambine e bambini.
Nei nostri servizi educativi è possibile incontrare molteplici forme documentative che rivestono come una vera e propria seconda pelle gli spazi e i contesti educativi, cercando di valorizzare e comunicare, aprendo al dialogo e al confronto ciò che si è osservato, raccolto e interpretato.

Nel percorso di rivisitazione del parco del nido, come gruppo di lavoro abbiamo subito avvertito la necessità di rendere anche lo spazio esterno un luogo capace di restituire a chi lo abita quotidianamente e a chi lo visita, documentazioni che andassero a raccontare ciò che il rapporto costante e frequente con la natura può regalare e sviluppare nei piccolissimi. Abbiamo individuato alcuni focus osservativi che durante l’anno sono stati oggetto di riflessione e confronto in collettivo portando alla realizzazione di alcuni totem tematici posizionati in diversi punti del parco. Ci sembra che questo possa essere un modo efficace per indicare come il fuori sia fortemente in dialogo con il dentro e che la documentazione debba trovare posto anche all’esterno.

Alessandra Ferrari, Pedagogista

Il parco del nido non è mai uguale, ma mutevole, ciclico e sempre in trasformazione. Viene percepito e vissuto in modo differente secondo le stagioni le luci che filtrano tra le nuvole, le condizioni meteo, l’ora del giorno, gli esseri viventi che vi abitano.

“Il paesaggio racconta il passare del tempo. La luce cambia e dipinge diversamente la realtà, così il tempo è colore.
M. Locci

 

Basta che un rumore, un odore, già uditi e respirati un tempo, lo siano di nuovo, nel passato e insieme nel presente, reali senza essere attuali, ideali senza essere astratti, perché subito l’essenza permanente, e solitamente nascosta, delle cose sia liberata.
M. Proust