La creta si è prestata, offerta, per indagare nuove forme e grafiche delle cortecce trovate durante il nostro percorso in golena. Sculture tridimensionali come gli alberi, bassorilievi con tracce leggere o più marcate hanno preso vita dalle mani e dai pensieri dei bambini e bambine. Anche attraverso le grafiche su fogli con pennarelli scoprono il mondo, mettendosi in relazione con l’altro da sé. Il segno diviene espressione corporea densa di emozioni e valutazioni legate alla pressione, alla forza e all’impugnatura che si ha.
La creta è molle,faccio le righe, schiaccio forte Mattia M.
Disegno, la matita va piano Mirko
Ho le righe grosse così, la matita va giù Sofia C.
Io ho fatto le righe piccole come questo tronchetto, tante righe piccoline, sono andato piano con la forza Gabriel
Vado piano, forte, ho fatto le righe, il buco Mattia S.
Le righe della corteccia sono grosse, ci sono i buconi Samuele
Con la creta ho fatto un albero con i rami Gabriele