A Brescello, in provincia di Reggio Emilia, scorre il fiume Po, che in Italia possiede alcuni degli esempi più ampi di golena. Molte aree di golena sono coltivate a pioppeti, in un paesaggio estremamente caratteristico di queste terre. La golena è un’area molto ampia che ha come confini naturali il corso del fiume Po e gli argini che difendono da alluvioni i paesi. Presenta zone sia antropizzate che selvagge e una grande varietà di flora e fauna locale.
Questo luogo ci ha permesso di riscoprire il diritto di bambine e bambini di stare fuori, di accedere ad una molteplicità di apprendimenti ed esperienze sensoriali, motorie, sociali irrinunciabili. Di coltivare sentimenti di vicinanza con la natura insieme ad una mentalità ecologica che riconosca le connessioni fortissime tra tutti gli esseri viventi, sviluppando contemporaneamente immaginazione, curiosità e creatività.
L’ambiente naturale è interlocutore capace di attivare trame di saperi e conoscenze e di suggerire nuovi significati verso una progettualità più complessa e completa anche dal punto di vista ecologico. Ascoltare ciò che il luogo racconta e dar voce a ciò che suscita in noi è un aspetto essenziale della ecosostenibilità; ascoltare uno spazio con i sensi, le emozioni, ed i pensieri è un passo fondamentale per avviare processi di corresponsabilità e appartenenza verso i luoghi del nostro territorio.
La ricerca rappresenta una delle essenziali dimensioni di vita dei bambini/e e degli adulti, una tensione conoscitiva che va riconosciuta e valorizzata.La ricerca compartecipata tra adulti e bambini/e è prioritariamente una prassi del quotidiano, un atteggiamento esistenziale ed etico necessario per interpretare la complessità del mondo, dei fenomeni, dei sistemi di convivenza ed è un potente strumento di rinnovamento in educazione. La ricerca, resa visibile attraverso la documentazione, costruisce apprendimento, riformula saperi, fonda la qualità professionale, si propone a livello nazionale e internazionale come elemento di innovazione pedagogica.
La golena è uno spazio pubblico, e come tale è un esempio di come bambine e bambini abbiano diritto di vivere e fare propri i luoghi, in un processo democratico e osmotico di reciproca definizione.